E’ la Fondazione Elisabetta e Helmut Uhl a Laives (Bz) progetto dello studio romano Modo Studio
La Fondazione culturale e di ricerca Elisabetta e Helmut Uhl, recentemente inaugurata, sorge su un pendio di una montagna che gode di una spettacolare vista panoramica sul paesaggio circostante. L’edificio, su progetto di modostudio, vincitore di un concorso di architettura a inviti del 2009, insiste sugli edifici precedenti, che sono stati demoliti, e sulla relazione costante con il contesto naturale. Della Giuria hanno fatto parte il prof. arch. Thomas Herzog, il prof. Andrea Vidotto, il prof. Vittorio Magnago Lampugnani e l’arch. Hermann Kaufman.
La costruzione è composta da una serie di corpi: il volume trasparente in vetro e acciaio ospita le attività di ricerca, il volume in legno è adibito a refettorio, mentre il corpo inferiore, sul quale questi volumi poggiano, ospita una cantina vinicola e spazi ricettivi per sostenere le attività della Fondazione. Ampio l’utilizzo di materiali locali, come la pietra a vista e il legno, che consentono un dialogo partecipato con il territorio e la sua storia. Una parte di questo materiale è stata recuperata dalla demolizione degli edifici esistenti.
Gli edifici sono progettati per proteggere gli ospiti dalle condizioni climatiche particolari, ma allo stesso tempo per far loro godere i benefici creati dall’ambiente circostante.
Molte le soluzioni tecnologiche innovative adottate: i pannelli strutturali con tecnologia del legno Thoma per la struttura della parte inferiore della fondazione dell’edificio e il sistema di apertura finestra nel volume superiore che ospita un sofisticato sistema a libro di ombreggiamento delle finestre a cura di Meccatronica.
Le ante frangisole sono formate da telai in acciaio inox,
hanno dimensioni 780 x 2100 mm e pesano 80 kg cadauna. Sono ricoperte nel lato
interno con tavole di abete spessore 20 mm e nel lato esterno con scandole di
larice di 40 mm di spessore. Sia le ante frangisole, cosiddette ad ali di
gabbiano, a impacchettamento laterale che le automazioni per la movimentazione
sono state realizzate da Meccatronica.
La costruzione classificata in Casaclima A non necessita di alcun impianto di ventilazione controllata interna in quanto viene utilizzata l’aria calda generata nella serra in vetro e acciaio realizzata da Premetal con funzione di buffer zone. Inoltre la grande cisterna da 20 mila litri, isolata termicamente, è in grado, tramite un impianto solare termico e una caldaia a biomassa, di garantire l’acqua necessaria al riscaldamento radiante in tutto il complesso.
Di modostudio fanno parte gli architetti Fabio Cibinel, Roberto Laurenti e Giorgio Martocchia.
(mt)
foto © Laura Egger
courtesy@ModoStudio
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