“Per fare cassa pagano sempre gli stessi e si deprime l’economia”. Così si esprime Finco sullo Split Payment che denuncia "l'attacco finanziario alle aziende che lavorano per la PA"
Sullo Split Payment (vedi news) interviene con una nota di protesta Finco. La riportiamo integralmente.
“Il Ministro dell’Economia e delle Finanze, Pier Carlo Padoan, ha firmato il decreto di attuazione delle disposizioni in materia di scissione dei pagamenti (split payment) previste dalla legge di stabilità per il 2015.
In base al meccanismo dello split payment le Pubbliche amministrazioni, anche se non rivestono la qualità di soggetto passivo dell’iva, sono tenute a versare direttamente all’Erario l’imposta sul valore aggiunto che è stata addebitata loro dai fornitori. Il decreto precisa tra l’altro che la scissione dei pagamenti si applica alle operazioni fatturate a partire dal primo gennaio 2015 per le quali l’esigibilità dell’imposta sia successiva a tale data.
Si tratta di un vero e proprio attacco finanziario alle aziende. Una misura negativa ed ingiusta che comporterà una forte riduzione della liquidità delle imprese già penalizzate, nel settore delle costruzioni, dall’aumento dal quattro all’otto percento della ritenuta d’acconto sui versamenti per le operazioni di ristrutturazione edilizia colpendo indiscriminatamente tutti per punire gli evasori. Misura veramente ai limiti dell’incomprensibile ed in qualche modo autolesionistica dal punto di vista della vicenda economica del nostro Paese.
Oltretutto è una misura inutile”.
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