Notizie dall’edilizia e dall’economia statunitensi a cura dello Studio Grosser
Dove vanno l’economia e l’edilizia statunitensi? Le tendenze di fondo ce le delinea nella newsletter mensile lo specialista del mercato Usa dott. Donato Grosser dello Studio Grosser Consulting (www.grosserconsulting.com).
Si vendono meglio le case ad alto prezzo
Secondo la National Realtors Association nel mese di gennaio le vendite di case ad alto prezzo sono aumentate molto di più di quelle a prezzi inferiori. Quelle a prezzi tra 750 mila e 1 milione di dollari sono aumentate del 19%, quelle tra 500 mila e 750 mila dollari del 15%, quelle tra 250 mila e 500 mila dollari del 4%. Le vendite di case a prezzi tra 100 mila e 250 mila dollari sono scese del 6% e quelle a prezzi inferiori a 100 mila dollari sono scese del 19% (anche perché i prezzi sono aumentati e ci sono meno case in vendita a prezzi bassi).
Dove acquistano case gli speculatori immobiliari
Secondo Money Magazine, le aree metropolitane più ricercate dagli speculatori immobiliari sono quelle di Baton Rouge in Florida, McAllen in Texas, Cincinnati nell’Ohio, Greensboro in North Carolina e Atlanta in Georgia.
Le aree metropolitane in maggior espansione
Secondo un articolo pubblicato sulla rivista Money di Aprile 2014, le aree metropolitane per le quali si prevede la maggiore espansione economica nel 2014 sono quelle di Forth Worth (Texas) dove si stima un aumento dell’occupazione del 2,7% e un aumento dei prezzi delle case dell’8,9%, Baltimore con percentuali rispettivamente del 2,4% e dell’8%, Salt Lake City (2,4% e 6,3%), Tampa (2,3% e 8%) e Indianapolis (2,2% e 6,6%). Le medie nazionali previste sono rispettivamente dell’1,8% e del 4,2%.
Negli Stati Uniti scarseggia la manodopera specializzata
Alla fiera dei costruttori edili americani (International Builders Show) che ha avuto luogo a Las Vegas in gennaio, uno degli argomenti in discussione era la mancanza di manodopera specializzata. Molti operatori nel settore della ristrutturazione, con la ripresa della domanda, si stanno rendendo conto che non sono in grado di soddisfare tutte le richieste perchè molti lavoratori specializzati durante la lunga recessione, non avendo lavoro nel settore delle costruzioni, sono passati in altri settori dell’economia.
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