Progetti

Super Spacer diventa arte con soluzioni innovative

Soluzioni di vetro innovative Super Spacer per musei e gallerie d’arte: per Edgetech il vetro diventa arte nell'utilizzo.

Dall’“edificio più complesso del mondo”, il Museum of the Future a Dubai, al padiglione di vetro dell’Audemars Piguet Museum a Le Brassus: tra le referenze dei distanziatori Super Spacer si trovano spettacolari anteprime mondiali nella tecnica per facciate. Questo grazie alla flessibilità del materiale per la produzione di vetri isolanti a forma libera e all’elevata resistenza meccanica nelle vetrate strutturali. “L’architettura è la tela che racconta le storie della nostra vita”, disse Bjarke Ingels, uno dei maggiori architetti contemporanei nonché narratore di talento. Secondo lui lo scopo dell’architettura è quello di trasformare i sogni in realtà. Che preferiscano i LEGO o la versione digitale di “Minecraft”, le persone vogliono realizzare le proprie fantasie. Nel mondo reale naturalmente l’architettura spesso presenta dei limiti.

E gli immobili di prestigio, come i musei, le sale per i concerti e le gallerie d’arte sono molto ambiti in campo architettonico, poiché i committenti spesso non impongono limiti creativi. “Edifici culturali spettacolari attirano i turisti e possono diventare dei moderni emblemi”, afferma Joachim Stoss, Vice President International Sales presso Edgetech Europe/Quanex. Con i vetri isolanti curvi dell’azienda berlinese Döring Glas, che opera come vandaglas dal 2021, il distanziatore flessibile Super Spacer è presente in diversi musei nonché in progetti sensazionali firmati dallo studio BIG Bjarke Ingels Group, come il primo museo dei rifugiati al mondo FLUGT in Danimarca e il museo d’arte “The Twist” vicino a Oslo.

SGG Climaplus Contour con Super Spacer per Kistefos

Non lontano da Oslo, sul terreno del Museo d’arte Kistefos, nel bel mezzo della foresta norvegese, è possibile ammirare i capolavori di Yayoi Kusama, Fernando Botero o Olafur Eliasson. “The Twist” chiude il percorso circolare attraverso il parco di sculture sopra il fiume Randselva. Con la sua spettacolare torsione di 90 gradi, anche la galleria stessa sembra una scultura.

Per la facciata di vetro strutturale, Döring ha fornito dieci elementi di vetro isolante quadruplo con una struttura perimetrale di 55,04 mm. Le unità a forma libera sono realizzate con SGG Climaplus Contour con Super Spacer.

TriSeal TM per “Salmon Eye”

Una pellicola in PVB blocca i raggi UV, proteggendo le opere d’arte dalla luce del sole. Gli elementi IG hanno una superficie totale di 98 m2, l’elemento più ampio è di 5,2 × 2,5 m e pesa ben 1,2 tonnellate.

Anche una delle maggiori installazioni artistiche galleggianti al mondo, la “Salmon Eye”, inaugurata a settembre 2022, si trova a Hardangerford, in Norvegia. Volute da Eide Fjordbruk, il primo allevatore di salmoni al mondo certificato per la sua produzione a zero emissioni di CO 2 , le mostre e gli allestimenti ospitati su una superficie di 1.000 m 2 e distribuiti su quattro piani sono fonte di ispirazione e offrono informazioni su come “Tutelare il nostro pianeta con frutti di mare sostenibili”.

La forma curvata dell’ellissoide ricorda l’occhio di un salmone, mentre la copertura esterna realizzata con 9.250 lastre in acciaio imita le lucenti squame argentate dei pesci. Nonostante pesi 1.256 tonnellate, il padiglione galleggiante nato dal design di Kvorning appare leggero ed elegante. Vandaglas ha fornito sette elementi di doppio vetro isolante ricurvi per le lastre esterne. La superficie arcuata raggiunge così una lunghezza complessiva di 16,6 metri. Per realizzarla sono stati impiegati vetri di sicurezza stratificati CurvePerformProtect con Super Spacer TriSeal™ Flex, un distanziatore sviluppato appositamente per vetri ricurvi. Come nella facciata del museo Kistefos, anche in questo caso le lastre sono tridimensionali.

In Europa il numero di chi è in grado di realizzare simili lastre di vetro isolanti è meno di dieci. Carsten Kunert, direttore della fabrica presso Döring vandaglas, spiega quali sono le sfide che ciò comporta: “La difficoltà nel caso delle forme libere in 3D parametriche sta nel trasporre il file 3D del modello BIM sullo smusso neutro del vetro. Prima di iniziare il processo di curvatura è necessario calcolare le misure delle singole sezioni di vetro per ciascuna area di piegatura, considerando la struttura di vetro. Inoltre per queste piegature multiasse servono stampi di piegatura in acciaio individuali per ciascun vetro, che supportano i pacchetti di vetro pesanti varie tonnellate con temperature fino a 650 °C per l’intera durata del processo. Tali forme complesse per le costruzioni di vetro sono possibili solo grazie ai moderni programmi di disegno 3D, alla trasmissione diretta dei dati a macchine di precisione per la realizzazione di stampi nonché agli strumenti di misurazione 3D digitali. Tuttavia, nonostante gli strumenti di simulazione altamente intelligenti, non è possibile prevedere con esattezza il comportamento fisico del vetro. Nel caso di forme libere sferiche, oltre a tanta esperienza, servono anche ripetuti tentativi di piegatura prima di raggiungere il risultato desiderato”.

Musée Atelier Audemars Piguet a Brassus

Il Musée Atelier Audemars Piguet a Brassus, una piccola località situata a più di 1000 metri sul livello del mare nel Giura svizzero, vuole raccontare “la storia di orologiai di talento, che generazione dopo generazione hanno allargato i confini del proprio mestiere”. Il cuore del nuovo museo è costituito da una doppia elica di vetro, che si estende nel paesaggio come una gigantesca molla di orologio, collegato all’edificio storico dove nel 1875 è nata la Audemars Piguet. L’estetica esterna è caratterizzata dalle facciate curve interamente di vetro pesanti 470 tonnellate, dal tetto in acciaio coperto di verde e dall’originale schermatura solare a maglie in ottone non trattato. Il padiglione concretizza come mai prima d’ora il concetto tecnologico del vetro strutturale. I 101 elementi trapezoidali della facciata di vetro supportano il carico senza ulteriori sostegni o rinforzi. A tal fine i vetri isolanti sono integrati in speciali basi di acciaio con sigillante in silicone ad alto modulo. La resina per iniezione evita un contatto tra il bordo del vetro e l’acciaio.

La realizzazione di questa Vision ha richiesto una collaborazione stretta e molto impegnativa dal punto di vista tecnologico tra il team di progettazione di BIG, i progettisti di opere strutturali di Lüchinger+Meyer Bauingenieure, gli esperti di facciate di FRENER + REIFER e il produttore di vetro SFL Glastechnik come protagonisti principali nonché innumerevoli prove di carico (fino a un massimo di 80 tonnellate) e test d’invecchiamento.

Dato il freddo microclima della Vallée de Joux, per la costruzione sono stati considerati carichi di neve di oltre 5 kN/m 2 e temperature inferiori a −20 °C. Inoltre la facciata doveva soddisfare lo standard energetico svizzero Minergie. Per raggiungere un valore Ug di 0,5 W/(m²K), la facciata è stata realizzata con tripli vetri isolanti. Le dimensioni delle unità di vetro isolante vanno da 2,4 m x 1,5 m a 2,4 m x 5,5 m. Nonostante siano serviti solo quattro raggi di curvatura diversi, ciascuna unità rappresenta un pezzo unico, in quanto i bordi superiori e inferiori seguono l’andamento naturale del terreno.

Lo spessore della struttura di vetro stratificato delle pareti interne aumenta dall’esterno al centro della spirale fino a 66 mm, comprendenti un massimo di 5 strati da 12 mm più la pellicola SGP. I pacchetti di vetro della facciata esterna sono spessi 96,5 mm ciascuno. Le lastre portanti interne sono di tripli vetri laminati di protezione solare da 12 mm SunGuard SNX 60/28, vetro float con pellicola SGP, mentre la lastra centrale da 8 mm non è laminata e la lastra esterna è di vetro stratificato 2x 8 mm. Per i distanziatori, SFL Glastechnik ha scelto Super Spacer TriSeal TM Flex di colore nero.

“Gli spessi pacchetti di vetro in estate si surriscaldano lentamente, tuttavia raggiungono temperature elevate. L’ombreggiatura parziale dei vetri dovuta agli alberi e ad altri ostacoli può causare notevoli differenze di temperatura nel vetro, provocando quindi dilatazioni diverse”, spiega Christoph Rubel, European Technical Manager presso Edgetech, aggiungendo: “Poiché la spessa struttura di vetro è molto rigida, il composto perimetrale deve supportare tutte le variazioni di pressione nello spazio tra le lastre con il distanziatore e il sigillante in silicone”. Inoltre il vetro curvo di per sé è più rigido del vetro piano, comportando quindi dei carichi climatici ancora maggiori sul composto perimetrale nello spazio tra le lastre. Joachim Stoss evidenzia un vantaggio fondamentale del materiale principale dei distanziatori Super Spacer: “La schiuma strutturale in silicone è flessibile, presenta una capacità di ripristino al 100% ed è in grado di supportare anche le sollecitazioni meccaniche più elevate. Questo garantisce la tenuta del composto perimetrale, una caratteristica ovviamente necessaria in qualsiasi unità di vetro isolante. Dato il valore elevato dei vetri, per questo progetto era particolarmente importante evitare la penetrazione di umidità nello spazio tra le lastre, che ne avrebbe compromesso la trasparenza”.

Sulle montagne svizzere, nel clima artico norvegese o nei deserti più assolati, il composto perimetrale delle unità strutturali di vetro isolante deve sempre supportare le forze meccaniche dovute alle variazioni di temperatura, al vento e alla forza di gravità. Super Spacer TriSeal™ ha dimostrato di resistere senza problemi anche alle sollecitazioni maggiori in un simulatore di uragani, con una velocità del vento di 350 chilometri orari sotto pressione positiva e una velocità del vento di 395 chilometri orari sotto azione aspirante.

Christoph Rubel spiega: “A partire da una certa pressione i distanziatori rigidi formano un bordo tagliente nel composto perimetrale che può provocare la rottura del vetro. Un distanziatore flessibile rende flessibile anche il composto perimetrale, riducendo significativamente il pericolo di rottura”.