Lo prevede il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza approvato dal Consiglio dei Ministri e ora inviato al vaglio del Parlamento per la discussione e l’approvazione del testo finale da inviare a Bruxelles
Alla fine, dopo tante polemiche, il Superbonus 110% è stato “prorogato” di sei mesi fino a fine 2022. Questa è, in grande sintesi, la novità che interessa tutto il mondo dell’edilizia e che è contenuta nel Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza approvato dal Consiglio dei Ministri e ora inviato al vaglio del Parlamento che lo dovrà discutere e approvare nella versione finale da inviare alla Commissione europea. Che a sua volta lo dovrà vagliare e approvare.
Come noto la legge di Bilancio 2021 aveva prorogato al 30 giugno 2022 il Superbonus e fino al 31 dicembre di quell’anno se a giugno si è effettuato il 60% dei lavori. La misura si applica anche alle spese sostenute fino al 31 dicembre 2022 per gli IAC e può essere applicata per ulteriori sei mesi se a dicembre siano stati effettuati almeno il 60% dei lavori. Condizioni molto restrittive viste che i tempi per il completamento dei lavori da Superbonus sono molto lunghi.
Che cosa dice ora sul Superbonus il PNRR ?
Ecco il testo varato dal consiglio dei Ministri che i lettori possono rinvenire a pag. 92 dell’allegato:
“Al fine di dare maggiore tempo per gli interventi più complessi, si prevede di allungare l’applicazione della misura (i) per gli IACP al 30 giugno 2023; e (ii) per i condomìni fino al 31 dicembre 2022, a prescindere dalla realizzazione di almeno il 60% dei lavori.
L’obiettivo è di aumentare in modo sostanziale il risparmio annuale generato dagli interventi di riqualificazione energetica. In termini di superficie sottoposta a riqualificazione energetica e sismica, si stimano circa 3 milioni di metri quadri riqualificati per anno, corrispondenti a circa l’1% della superficie complessivamente occupata da edifici residenziali.
Questo intervento beneficia di risorse complementari per 6 miliardi e 200 milioni dagli stanziamenti della Legge di Bilancio”.
Si tratta di un miglioramento de minimis di fronte alle voci che parlavano addirittura di tagli della misura (vedi news) considerando le richieste che provengono dai condomini, da professionisti, e dagli operatori dell’edilizia, che avrebbero desiderato un provvedimento più coraggioso fino al 2023, 2024 o perfino al 2025. Siamo di fronte a un provvedimento che sta appena decollando (vedi news) e che va aiutato semplificando al massimo le regole che lo governano.
Ma nel PNRR vi sono altri spunti molto interessanti che riguardano l’efficientamento energetico.
a cura di Ennio Braicovich
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