Lo dicono tutti, stampa radio, tv ma nel comunicato del Governo non c’è traccia della parola Superbonus. Comunque, il Governo si propone di riqualificare energeticamente 50 mila edifici all’anno. A questo ritmo ci vorranno 289 anni per riqualificare il patrimonio immobiliare italiano.
Il pressing generale alla fine ha convinto il Governo e il premier a prorogare il Superbonus anche per il 2023. Era il nostro augurio di sabato mattina. C’è stato un fuoco di fila che ha visto in prima linea Confindustria, CNA, Confartigianato, Ance, Federcostruzioni, i professionisti delle costruzioni, Anaci, Finco,..Perfino l’ABI, l’associazione bancaria italiana, si è mossa.
L’ex premier per il Superbonus 2023
Poi, in tarda mattinata di sabato l’ex premier Giuseppe Conte ha assestato un bel colpo da novanta: “La transizione ecologica è una priorità sia per me che per il Movimento 5 Stelle. È un’occasione imperdibile per il nostro Paese e non può essere rimandata per difetto di lungimiranza o carenza di volontà politica.
In quest’ottica, il superbonus 110% è una misura fondamentale per consentire non solo di salvaguardare il nostro Pianeta e abbattere in modo significativo le emissioni, ma anche per permettere a milioni di famiglie di risparmiare sui costi dell’energia e di rendere più sicure le proprie case sul piano antisismico. Non solo, con il superbonus si sta investendo su un patrimonio immobiliare vetusto, si stanno creando migliaia di posti di lavoro con cantieri diffusi su tutto il territorio. Ad oggi, nonostante le difficoltà create dalla pandemia, sono stati avviati già oltre 10.000 cantieri in tutta Italia per un valore superiore al miliardo di euro”.
Ben detto. Come per magia si sono svegliati gli altri partiti: PD, Forza Italia, Lega tutti a favore della proroga al 2023. E quindi in serata l’accordo in Consiglio di Ministri.
Il ministro Franco si impegnerà per il Superbonus 2023
Tuttavia, la bene informata Ansa scriveva nella tarda serata di sabato: “Il ministro dell’Economia Daniele Franco ha spiegato in Consiglio dei ministri che si impegnerà per l’inserimento della proroga del superbonus nel 2023. Ciò si svilupperà dopo una valutazione sugli effetti della misura da fare dopo l’estate sulla base dei dati disponibili. Se questa valutazione sarà positiva le risorse potranno essere inserite nella legge di bilancio, si sottolinea”.
Capiamo tutti i problemi del ministro Franco. Tuttavia non si possono lasciare imprese e cittadini nell’incertezza perché il 2023 è alle porte viste le tante complessità burocratiche e progettuali del Superbonus.
Tranquillizza tutti il ministro degli Esteri Luigi Di Maio affermando sulla sua pagina Facebook : “Durante il Consiglio dei Ministri di ieri sera abbiamo dato l’ok alla proroga del Superbonus 110% fino al 2023 e al Piano nazionale di ripresa e resilienza. Oltre 200 miliardi da investire in progetti di rilancio del Paese. E nel prossimo provvedimento utile ci sarà anche il superbonus 110%, voluto fortemente dal MoVimento 5 Stelle”.
Dubbi sul 2023
Quindi, non tutto è chiaro ed è consolidato. Permetteteci qualche dubbio. Se prendete il comunicato del Governo dopo la seduta di sabato sera, non troverete traccia del Superbonus. Nel comunicato specifico per il PNRR anche lì il Superbonus 2023 non lo abbiamo visto. Si accenna a “Sono previsti corposi incentivi fiscali per incrementare l’efficienza energetica di edifici privati e pubblici. Le misure consentono la ristrutturazione di circa 50.000 edifici l’anno”.
Bene, meglio di niente. Anche se vien da pensare che sarebbe stato meglio evitare ogni cifra perché a quel ritmo ci vorranno 289 anni per riqualificare il nostro patrimonio immobiliare del 2011 quando Istat aveva recensito 14 452 680 edifici.
Ora il PNRR è stato trasmesso in Parlamento per un’approfondita discussione che durerà …due giorni. Un giorno per la Camera e uno per il Senato.
a cura di Ennio Braicovich
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