La Ragioneria generale dello Stato stoppa l'emendamento approvato dalle Commissioni Bilancio e Finanze del Senato
Il problema adesso potrebbe essere non più la proroga del Superbonus al 2023 quanto la sua stessa sopravvivenza. La Ragioneria dello Stato, secondo quanto strilla in prima pagina il giornale economico e finanziario Sole24Ore di oggi, blocca il provvedimento, allo studio del Parlamento, sulla cessione dei crediti per Bonus Mobili ed elettrodomestici, per Industria 4.0 e per la costruzione di parcheggi pertinenziali. Questo avviene poche ore dopo averlo approvato. Il titolo del giornale è certamente ad effetto e venderà sicuramente molto bene.
Il rischio sono “potenziali rilevanti effetti sulla finanza pubblica”. E gettano un’ombra sulle “recenti disposizioni normative che prevedono la cessione dei crediti”. Come dire che il Superbonus è a rischio. Il blocco della cessione dei crediti e il possibile stop ad un provvedimento che solo ora sta per decollare è una vera doccia fredda che non ci voleva. L’impressione è che qualcuno stia giocando con il fuoco. L’edilizia, l’econonia, gli operatori e i consumatori hanno bisogno di certezze e di stabilità delle disposizioni di legge, soprattutto se si tratta di detrazioni fiscali, e non v’è bisogno di colpi di testa.
Proprio poche ore prima della “fermata” della Ragioneria Ance, l’associazione degli impresari edili, aveva comunicato in una videoconferenza i dati a fine aprile degli interventi da Superbonus che sono oramai 13 mila per un importo complessivo di 1,3 miliardi euro. Rispetto a soli 15 giorni prima gli interventi crescono del 26% mentre gli ammontari salgono del 36%. Che sia questa crescita a far tremare i polsi dei tecnici del MEF?
Vi terremo informati su questa nuova piega che stanno prendendo la cessione dei credito e il Superbonus.
a cura di EB
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