Il Superbonus 110% è in stallo. Il provvedimento già non era stato citato nel Documento Programmatico di Bilancio 2021 presentato a ottobre dal Ministro dell’economia e Finanze Gualtieri ma non è neppure stato inserito nel ddl Legge di Bilancio 2021, vedi news, che sta approdando in Parlamento dopo la firma del presidente Mattarella. Gettando nello sconforto del mondo dell’edilizia e i tanti proprietari di unità immobiliari che stanno affrontando il percorso di guerra del Superbonus 110%. Qui la lettera di protesta di Finco Federazione che raccoglie una quarantina di associazioni tra cui Anfit, Assites e Uncmi ai ministri Gualtieri e Patuanelli e al sottosegretario Fraccaro.
In una lettera inviata oggi ai Ministri Gualtieri e Patuanelli, la Presidente Finco, Carla Tomasi, sottolinea l’importanza di confermare l’intenzione – più volte espresse ma di cui non si trova traccia nella bozza di Legge di Bilancio per il 2021, forse in attesa dei Fondi Europei – di procedere ad una proroga oltre il 2021 del regime del 110% di detrazione fiscale”.
“Si tratta di una misura sicuramente di pregio – afferma la Presidente – e suscettibile di contribuire ad un’inversione di tendenza nell’ambito della vicenda economica del Paese, senza considerare le ricadute in termini di sicurezza ad essa connesse.
Tuttavia una seria problematica mina la concreta possibilità che tale misura – assieme alla riqualificazione energetica per la quale dovrebbe essere prevista analoga estensione temporale – possa costituire il volano atteso.
Sarà sufficiente in questo senso tener conto che:
-nel caso degli interventi di efficientamento energetico, solo per lo studio dello stato di fatto di un’immobile, i sopralluoghi, i rilievi, la verifica urbanistica, il progetto preliminare con l’offerta da sottoporre ai condomini, le riunioni assembleari, la raccolta delle cessioni del credito da parte dei singoli condomini, le verifiche del fiscalista ed, infine, lo sviluppo del progetto esecutivo e della relativa stima per il contratto d’appalto, sono necessari mediamente 6 mesi;
-nel caso di interventi volti al miglioramento sismico o per quelli combinati eco-sisma bisogna poi aggiungere i tempi ( anche un mese in alcuni casi) per l’accesso al Genio Civile dei progetti strutturali originari nonché le verifiche pre/post intervento ed il relativo deposito al Genio Civile con le eventuali autorizzazioni. E tutto ciò è assolutamente reso più complesso dall’attuale stato di smart working della P.A.”
“Occorre considerare peraltro – continua Carla Tomasi – anche il versante imprenditoriale, costituito da imprese, mediamente di piccola dimensione, che escono da una crisi gravissima ed hanno bisogno di tempo per superare tali difficoltà, ed approcciare una casistica complessa e delicata come quella inerente la messa in sicurezza sismica. Ed anche il sistema bancario ancora stenta ad accompagnare in maniera adeguata le imprese e gli operatori in questo percorso e, se da un lato si dichiara disponibile all’acquisto del credito d’imposta, è da verificare l’effettiva propensione ad erogare con prontezza anticipazioni sufficienti per intraprendere i lavori. Proprio per questo Finco ha recentemente sottoscritto un importante Accordo con Intesa San Paolo”.
Inoltre – conclude Tomasi – sotto il profilo delle vicende condominiali (che, va ricordato, rappresentano nel loro insieme la maggiore committenza privata in Italia), va risolto il tema della ammissibilità dei compensi dell’Amministratore del Condominio alle agevolazioni di cui trattasi, riconoscendone la detraibilità”.
La Federazione confida pertanto che vengano confermate le dichiarazioni a più riprese effettuate da esponenti dell’Esecutivo circa la proroga in questione.
a cura di EB
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