Dati di fine ottobre di investimenti e asseverazioni per il Superbonus in leggera frenata mentre il Governo prende tempo e non decide ancora il prossimo futuro del più discusso dei bonus edilizi
Superbonus in frenata? Sembrerebbe a giudicare dai dati di fine ottobre comunicati da Enea e relativi ad asseverazioni e investimenti. Clicca qui per scaricare il quadro nazionale e i singoli venti quadri regionali.
Superbonus a fine ottobre
Vediamo le cifre chiave del Superbonus. Anzitutto le asseverazioni crescono ma meno del passato. In termini numerici a fine ottobre ammontano a 326819, + 6,39% rispetto al mese precedente. Questo tasso di crescita delle asseverazioni è il più basso da quando esiste il Superbonus, inizi a parte. Colpisce il forte decremento del tasso tra fine settembre quando era il 25,95% rispetto al mese precedente e la cifra attuale. Ovviamente dietro questo salto c’è la corsa delle asseverazioni per le unità unifamiliari per far registrare almeno il 30% delle spese entro fine settembre per poter usufruire del beneficio che si chiude a fine anno.
La pendenza delle curve delle asseverazioni testimonia bene questa situazione: le villette e le unità immobiliari funzionalmente indipendenti decelerano chiaramente mentre i condomini veleggiano allo stesso ritmo precedente.
Investimenti e detrazioni
Altra cifra chiave è quella degli investimenti che sono cresciuti a oltre 55 miliardi di euro. Il tasso di crescita rispetto al mese precedente è del 7,4%. Questa è la cifra più bassa da oltre un anno. Il dato risulterà certamente consolante per il Ministero dell’Economia e delle Finanze che comunque non ha mai amato il provvedimento. Tuttavia, da giugno il Superbonus ha sforato gli stanziamenti previsti. Il debito cumulativo per il tesoro pubblico viaggia oltre i 60 miliardi di euro.
Il Superbonus nel 2023
A questo punto la risposta di che cosa fare del Superbonus sta nelle mani del Governo. Si attendeva una risposta chiara dell’esecutivo dalla riunione di venerdì scorso dedicata alla Nadef. Scorrendo il comunicato stampa di Palazzo Chigi non troverete alcun accenno alla superdetrazione, come potete constatare qui.
I media si sono prodigati in anticipi del provvedimento fatti trapelare sapientemente come ballon d’essais per sondare le forze sociali e l’opinione pubblica. Sostanzialmente il 110% per i condomini scenderebbe nel 2023 al 90%. Le villette verrebbero recuperate al 90% ma solo se prima casa e sulla base di criteri di reddito temperati dal quoziente familiare. Ance e altre forze sociali stanno lavorando sotto traccia per aggiustare il tiro.
a cura di Ennio Braicovich
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