Sostenibilità: questa è la strada maestra che deve percorrere oggi l'architettura alla vigilia di un cambiamento epocale: l'arrivo degi edifici NZEB. Una strada necessaria e doverosa. Ma anche troppi errori nelle leggi e nella normativa.
Una sala affollata da 250 tra architetti e ingegneri attratti e preoccupati dai cambiamenti legislativi sull'efficienza energetica, proiettati alla ricerca di informazioni corrette nel mare di pagine dei decreti ma anche tesi verso la ricerca corretta dell'interdisciplinarietà in edilizia. Ovvero lavorare tutti assieme in funzione di un progetto migliore come nelle case hystory presentate e concluse dalla storia paradigmatica di Palazzo Italia ad Expo 2015 progettato da Nemesi e che ha visto una collaborazione fattiva di esperti, tecniche avanzate e soluzioni innovative da parter dei partner aziendali coinvolti nel progetto.
E’ stata un successo anche la prima uscita di The Next Building, il nuovo brand di DBInformation che si rivolge ad architetti, ingegneri e progettisti. Il grande convegno al Palazzo delle Stelline e il primo numero dell’omonima rivista, un binomio destinato a proseguire nel tempo.
Il grande tema quindi è la ricerca della strada migliore: quella capace di affrontare e risolvere le problematiche architettoniche ed impiantistiche e condurre sulla giusta via della sostenibilità. Questa la voce che si è levata dal palco degli oratori, una voce di “gran livello” come hanno affermato molti dei progettisti presenti e di “grande utilità” perchè ha affrontato concretamente le nuove regole introdotte a livello nazionale e, addirittura, anticipate in Regione Lombardia e gli spinosi temi dell'eccesso normativo e degli errori, a volte gravi, contenuti nel tre decreti del 26 giugno sull'efficienza energetica.
Nessuno contro gli edifici a energia quasi zero, gli NZEB, anzi. Tutt'altro. Questo si è colto nell'aria, nei capannelli e nelle discussioni durante le pause. Tutti però compatti contro gli errori che inficiano il lavoro di committenti, progettisti, imprese e attori della filiera. E anche un diffuso sentimento di mea culpa per non aver partecipato attivamente all'elaborazione di norme e decreti che impatteranno su tutta la filiera per il prossimo decennio.
Un incontro di alto profilo che ha visto alternarsi al tavolo degli oratori Sergio Croce del Politecnico di Milano, Valentina Sachero della Regione Lombardia,Valeria Erba di Anit, Giovanni Giacobone di Progetto CMR, Filippo Pagliani di ParkAssociati, Antonio Occhiuzzi di ITC-CNR, Paolo Rigone, Tiziana Poli e Andrea Mainini del Politecnico di Milano, l'arch. Paolo Bassi, Marco Piana di Pvc Forum, Michele Molé di Studio Nemesi ed Emilio Pizzi del Politecnico milanese.
Il tutto completato da una serie di interessanti Case Study su prodotti avanzati per l'edilizia che già oggi va perseguita con tenacia: Paolo Maria Loi e Frédéric Bonnefoy di AGC, Paolo Buratti di Intenorm, Giovanni Nurzia di Wicona, Luca Papaiz di Pellinindustrie, Michael Ferranti di Grafsynergy, Andrea Guidi di De Dietrich e Luca Fioravanti di Zehnder. La manifestazione è stata sostenuta anche da AGB, Alsistem, Caleffi, Coserplast, Erco, Faraone, Finstral, Sciuker e Simonswerk.
Il convegno si è tenuto nella gradevole location del Palazzo delle Stelline a Milano con un contorno di prodotti interessanti e anche di novità assolute.
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