In vista un programma formativo per le maestranze senegalesi del settore serramenti grazie ai recenti accordi tra Italia e il paese africano
Un gemellaggio Torino-Senegal all’insegna della qualità nel settore serramenti. Questa è l’interessante prospettiva che si apre dopo la visita di venerdì scorso di una delegazione di sette operatori senegalesi dell’economia e dell’edilizia al centro di formazione Cnos Fap di Torino Valdocco. Qui dal 1987 opera con successo una scuola di serramentistica in alluminio sotto le insegne di Aluscuola, l’associazione nazionale di riferimento del settore. Quest’anno sono 25 gli allievi che qui seguono il corso come materia unica (15) o complementare (10). Tra l’altro parecchi allievi sono di origine africana, tra cui anche senegalesi. Globalmente, quest’anno le scuole di Aluscuola di tutta Italia stanno insegnando la serramentistica a 241 allievi.
La delegazione, accompagnata dall’ing. Maddalena Vitali di Unicmi, è stata accolta dal responsabile didattico di Aluscuola Angelo Pissinis. Era composta dall’ing. Ousmane Diop (capodelegazione), Malag Faty, Fallou Ndiaye. Ismaila Nianghane. Amadou Youla, Alassane Amadou Ball e dall’arch. Etienne Diene.
Pissinis ha illustrato il modello di formazione professionale in ambito serramentistico sviluppato da Aluscuola e ha offerto la disponibilità sia del Cnos Fap che della stessa Aluscuola a collaborare per un progetto formativo transnazionale. Il capo delegazione ospite ing. Ousman Diop ha spiegato che il loro interesse per il centro nasce a seguito della visita del premier Matteo Renzi in Senegal che ha rafforzato la collaborazione tra i due paesi anche in ambito formativo. Tra le varie iniziative messe in campo sono le borse di studio da spendere in Italia per la formazione professionale delle maestranze senegalesi. Il paese africano è in crescita come pure l’edilizia locale: il bisogno di case è forte e quindi anche di componenti edilizi come i prodotti della serramentistica.
Le aziende locali che producono serramenti in alluminio, hanno spiegato i membri della delegazione, si avvalgono di profili provenienti dall’Oriente di non eccelsa qualità e utilizzano macchinari provenienti dal vicino Oriente definiti approssimativi che vengono modificati dagli stessi artigiani per poter lavorare i profili. “I prodotti e i macchinari Italiani offrono, loro stessi lo affermano, una qualità eccellente” segnala Pissinis che evidenzia “il che è la premessa se si vuole immettere sul mercato locale serramenti di buona qualità per rendere soddisfatti i clienti. L'altra premesse è che occorrono maestranze qualificate. E quindi occorre formazione. Tra l’altro i membri della delegazione ha mostrato di conoscere nomi della nostra industria come Comall, Savio e ALsistem e hanno mostrato interesse per un progetto formativo in Italia inizialmente da proseguire successivamente in Senegal”.
Dopo il proficuo scambio di informazioni la delegazione è stata accompagnata nella bella officina del Cnos Fap dove il docente Pino Argese ha illustrato le modalità di fabbricazione dei serramenti in alluminio grazie all’aiuto degli allievi alcuni dei quali provenienti proprio dal paese africano.
“E’ evidente, sigla in conclusione il responsabile didattico di Aluscuola, tutto l’interesse che ha l’Italia di far decollare un modello formativo che trascina con sé scambi commerciali in un paese dove le nostre aziende non sono presenti, attraverso la fornitura di attrezzature, macchine, profili e accessori. Il Cnos Fap di Torino Valdocco e Aluscuola sono pienamente disponibili a mettere a disposizione l’esperienza e le competenze sviluppati in quasi trent’anni di attività. I 4400 allievi formati in questo periodo stanno a dimostrare la bontà del modello formativo di Aluscuola”.
(eb)
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