Così Toti ha dato l’ok ai serramenti metallici nei cantieri

Toti-Governo: 1-0. Così potremmo esprimere in termini calcistici il match a distanza tra Regione Liguria e autorità centrale. E si badi bene, non è questione di politica, ma di rispetto delle realtà territoriali e delle filiere produttive. La soddisfazione è palpabile in Regione Liguria nel mondo dell’edilizia e nel settore del serramento per l’apertura dei piccoli cantieri (vedi news) ma c’è di più. La soddisfazione la esprime, anche a nome dei colleghi, Giuliano Pastorino della Blondett srl di Genova, azienda produttrice di serramenti in alluminio.

Certo, la produzione di porte e finestre in alluminio non sarebbe tra quelle ammesse, in termini di codici ATECO, dal DPCM 10 aprile. Tuttavia, come rilevava il presidente di Regione Liguria nella sua Ordinanza n. 19/2020, “la classificazione ATECO rappresenta la classificazione delle attività economiche sviluppata e utilizzata dall’Istat esclusivamente per finalità statistiche e non è sempre univocamente rappresentativa delle attività produttive”.

Occorre, invece, ragionare in termini di filiere produttive e di esigenze del territorio e lì Giovanni Toti fa valere il suo ruolo, riconosciuto dalla legge, di “Autorità territoriale di protezione civile”. E in tale veste deve assicurare “lo svolgimento delle attività finalizzate al superamento dell’emergenza consistenti tra l’altro nell’attuazione coordinata delle misure volte a rimuovere gli ostacoli alla ripresa delle normali condizioni di vita e di lavoro, per ripristinare i servizi essenziali e per ridurre il rischio residuo nelle aree colpite dagli eventi calamitosi”.

Giuliano Pastorino, presidente del CdA dell’azienda, spiega così: “Appena pubblicata l’Ordinanza che apriva i piccoli cantieri abbiamo scritto subito all’Assessore al commercio, al Sindaco e al Presidente della Regione per sapere se potevamo operare sia nei cantieri aperti che in officina. Ci ha risposto cortesemente la Regione inoltrandoci le FAQ dove si evince la possibilità di lavorare. Noi abbiamo ripreso ieri mattina (22 aprile, ndr)”.
Utile nella comunicazione con le Autorità è stato – ci svela Marco Pastorino, amministratore dell’azienda – “l’articolo di Guidafinestra riguardante l’interrogazione dell’on. Rospi al ministro Patuanelli sull’ingiusta esclusione dei serramenti metallici dai vari DPCM“.

Giuliano Pastorino illustra come l’azienda sta procedendo con la riapertura: “Al momento siamo partiti solo con la produzione interna. Da lunedì 27 iniziamo con l’installazione in esterno, nei cantieri coperti da CILA, come prevede l’Ordinanza. Poi, dal 4 maggio potremo andare anche “a casa della signora Maria” con tutte le cautele del caso. Ovviamente ci siamo dotati di tutti i dispositivi possibili: mascherine, guanti, gel ecc. e in precedenza avevamo già proceduto a sanificare l’azienda. Certamente cerchiamo di muoverci il meno possibile anche se diversi cantieri reclamano sopralluoghi -come quello odierno in IIT(Istituto Italiano Teconologia ndr) – per approntare velocemente i nostri manufatti e terminare i lavori in essere”. Con tanto di autocertificazione e notifica alla Prefettura.

Infatti, l’azienda ha proceduto subito a notificare via PEC alla prefettura di Genova la riapertura dei locali lavorativi per la produzione e montaggio dei serramenti in quanto l’azienda è componente essenziale per la filiera produttive per le attività edili come da DPR 380/2001 citato nel decreto di Regione Liguria.
Come noto, l’Ordinanza firmata da Toti citava il DPR 380/2001 comprendendo attività di edilizia libera e opere edilizia con CILA. Tutti elementi citati nella comunicazione alla prefettura accompagnata dalle FAQ (vedi qui) di Regione Liguria che liberalizzano in qualche modo la produzione dei serramenti metallici.

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Immagine: courtesy Ivg.it