Presentato ai Fenstertage di Rosenheim uno studio in cui si valutano gli effetti della revisione della norma ISO 10077-2. Invariati gli effetti su finestre in legno e in pvc. Sollievo del mondo dei serramenti in alluminio
Un nuovo metodo di calcolo della trasmittanza termica Uf dei profili per serramenti potrebbe cambiare le regole del mercato delle finestre, delle porte e delle chiusure oscuranti. Il metodo detto della radiosity (o radiosità o anche della emissione radiante) è stato inserito nella norma ISO 10077-2:2017 da poco pubblicata organizzazione internazionale di normazione ISO (vedi news). La norma è venduta da UNI al prezzo di 178€.
Quali consequenze per gli Uf?
La determinazione della trasmittanza termica Uf dei profili e quindi del valore Uw dei serramenti è un argomento di notevole interesse fisico e tecnologico ma soprattutto di mercato. Dietro un valore Uf ci sono anni di ricerche e di studi e investimenti notevoli in tempo e lavoro. Ci possono essere perdite di mercato come si è verificato nel caso dei serramenti in alluminio con l’arrivo delle legislazioni energetiche e quindi, in Italia, dei valori Uw ancora più bassi nel caso delle sostituzioni di finestre per l’ecobonus.
E quindi la domanda centrale oggi: quali conseguenze ha la norma ISO 10077-1:2017 per i valori Uf dei profili nei vari materiali.
Ha risposto con dati alla mano Manuel Demel del Laboratorio di fisica edilizia di ift con una relazione altamente apprezzata dalla platea alle Giornate della Finestra di Rosenheim che si sono chiuse venerdì 13. Venendo ai risultati, schematizzando al massimo e indicando con Delta Uf, ΔUf, la differenza di risultato utilizzando le due versioni della 10077-2 del 2017 e quella del 2012:
IMPATTO NULLO o BUONO
1- profili in legno per finestre: ΔUf = -0,01 W/m2K (risultato sostanzialmente invariato)
2- profili in legno e alluminio: ΔUf = -0,15 W/m2K (risultato sostanzialmente buono)
3- profili in pvc: ΔUf = -0,05 W/m2K (impatto trascurabile)
4-profili metallici con taglio termico: ΔUf = da -0,1 fino a -0,3 W/m2K (risultato buono)
5-profili di montanti e traversi: ΔUf= -0,25 W/m2K (risultato buono)
6-cassonetto di tapparella (non ventilato): ΔUf = +/-0,05 W7m2K (risultato sostanzialmente invariato)
IMPATTO NEGATIVO
7- profili di montanti e traversi (non meglio precisati): ΔUf = +0,15 W/m2K (risultato non buono)
8- profili per finestre da tetto: ΔUf = +0,1 W/m2K (risultato non buono)
9- profili legno/metallo con LBH: ΔUf = +0,25 W/m2K (risultato non buono)
10-soglia senza guarnizione: ΔUf = +0,3 W/m2K (risultato non buono)
11-cassonetto (camera leggermente ventilata): ΔUf = +0,25 W/m2K (risultato non buono)
Sono tutti risultati da meglio studiare ed analizzare in attesa dello studio ufficiale di ift. Emerge tra tutti i dati il miglior risultato dei profili metallici, alluminio in particolare. Riuscire a guadagnare lo 0,3 W/m2K o meglio abbassare l’Uf fino a 0,3 W/m2K (con prudenza) può portare a ottenere risultati significativi vuoi di bandiera ma soprattutto di mercato. Tuttavia l’ing. Demel ha voluto frenare gli entusiasmi perché ha mostrato come l’Uw di un serramento in alluminio migliori di solo un 0,1 W/m2K. Inoltre attenzione agli istituti cui si ricorre perché, a seguito di un test interlaboratori, i risultati degli Uf secondo ISO 10077-2 variano da laboratorio a laboratorio con discrepanze che arrivano a +/-0,25 W/m2K.
In apertura lo stesso Demel ha parlato di gara olimpica negli anni scorsi per ottenere valori sempre più bassi di Uf e di Uw. Ora è possibile che si apra una gara dei sistemisti dell’alluminio e dell’acciaio per ottenere per le finestre e porte nuove certificazioni di Uf secondo ISO 10077-2: 2017 che siano più pertinenti alla realtà fisica di quanto non lo sia stata la versione della 10077-2 del 2012.
Insomma, il mondo del serramento in alluminio può tirare un sospiro di sollievo. Anche in vista di possibili discese dei valori Uw per ottenere l’ecobonus delle finestre e delle porte esterne.
(eb)
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