La risoluzione regionale ribadita in una lettera a Unicmi che si rivolge al presidente Maroni denunciando la disparità fiscale tra cittadini lombardi e non.
L’aveva anticipato al nostro Convegno di The Next Building di Milano del 30 novembre scorso il funzionario tecnico regionale ing. Valentina Sachero davanti all’ing. Paolo Rigone, direttore tecnico di Unicmi. E così è stato. Nonostante le proteste di Unicmi, Confartigianato e altre associazioni la Regione Lombardia va avanti e ribadisce, a partire dal 1° gennaio, i valori più severi di trasmittanza termica per la riqualificazione dei componenti finestrati: in sostanza 1,4 W/m2K per la zona climatica E e 1,00 per zona climatica F.
Secca ed ineccepibile la risposta del dott. Armando De Crinito a Unicmi: “le criticità che alcune imprese possono avere ancora con le loro linee produttive si pongono in contrasto con le aspettative delle imprese che hanno fatto uno sforzo per adeguarsi ai requisiti prestazionali approvati con decreto 6480/2015, in attuazione della dgr 3868/2015. Un rinnovo della proroga in questione sarebbe un torto nei confronti di queste ultime e renderebbe sempre meno credibile ogni nuova disposizione normativa regionale”.
Non si scende sul terreno più tecnico perché allora scopriremmo che i serramenti scorrevoli ora sono messi al bando in zona F, che le essenze di legno vengono decimate e le finestre in legno assumono una corposità mostruosa mentre i serramenti in allumino diventano ultra cari e vanno fuori mercato. La speranza per tutti i costruttori è che i prezzi dei vetri ultraperformanti scendano ulteriormente….
Monitoreremo attentamente quando succede in Lombardia e in Emilia Romagna, regione in cui dal 1° gennaio 2017 i valori di trasmittanza termica più severi valgono per gli edifici pubblici, nuovi e riqualificati. Per gli edifici privati si aspetterà due anni in più: il 1° gennaio 2019.
Qualche mese transitorio in più l’hanno ottenuto i serramentisti trentini che potranno applicare le vecchie trasmittanze termiche fino al 31 marzo 2017. Anche lì si cambia il 1° aprire con i valori 1,4 e 1,0 W/m2K per la zona E e la F per la “Trasmittanza termica U massima delle chiusure tecniche trasparenti e opache e dei cassonetti, comprensive degli infissi, verso l’esterno e verso ambienti non climatizzati”.
Quanto alla Provincia di Bolzano da parecchi anni il valore secco di trasmittanza è 1,3 W/m2K. Anche qui una decennale disparità fiscale tra cittadini italiani sudtirolesi e altri italiani di cui nessuno si era accorto prima.
(eb)
In allegato:
– lettera di Regione Lombardia a Unicmi
– lettera di replica di Unicmi a Regione Lombardia
– delibera di rettifica della Provincia di Trento
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