Nel 2015 l’Agenzia ha eseguito, con l’aiuto dei laboratori IMQ, 140 interventi di ispezioni e prove di verifica su un campione di apparecchi elettrici: 80% dei prodotti controllati è risultato non conforme e quindi potenzialmente pericoloso
E chi dice che l’Agenzia delle Dogane non controlla i prodotti importati e non tutela il mercato e i consumatori? I controlli, a campione, invece esistono almeno nel settore elettrico e i risultati non sono affatto confortanti: l’80% dei prodotti controllati è risultato non conforme alle normative di sicurezza e quindi potenzialmente pericoloso.
La notizia l’abbiamo scovata all'interno del sito dell’IMQ, l’ente italiano nel settore della valutazione della conformità e certificazione di prodotto e di sistemi di qualità e di gestione aziendali. Peraltro IMQ, detto per inciso, controlla il CSI di Bollate (MI), laboratorio ed ente di certificazione anche su prodotti da costruzione, e ha una quota di partecipazione all'interno dell'Istituto Giordano. Due Istituti ben noti ai lettori.
Su richiesta dell’Agenzia delle Dogane IMQ ha eseguito 140 interventi di ispezioni e prove di verifica su un campione rappresentativo di 700 mila apparecchi elettrici. Con il risultato citato poco sopra.
La nota di IMQ non ci racconta nulla sulla provenienza dei prodotti (che non è difficile immaginare) e poco sulle merceologie verificate: lampade e faretti, lampadine a LED e fluorescenti compatte, tubi luminosi e catene luminose natalizie, alimentatori per pc, caricabatterie per scooter elettrici, borse acqua calda.
Anche il settore dei serramenti e delle chiusure è interessato sempre di più dalle apparecchiature elettriche. Chissà, ci domandiamo, se tra i prodotti controllati vi sono motori per tende e tapparelle, automatismi per cancelli, portoni, porte automatiche, finestre e altre chiusure. Tutti prodotti che stanno arrivando in massa dall'Oriente. E questo è il primo pensiero che viene alla mente.
La seconda riflessione riguarda i controlli su prodotti tipici di questo settore quali finestre, porte, tapparelle, schermi e tende dove non ci risulta mai siano stati effettuati controlli di sorta sui prodotti extra UE e sul loro eventuale grado di non conformità alle normative di sicurezza europee e italiane. Ad esempio: chissà se le finestre che importiamo da paesi extra UE rispettano la normativa sulla sicurezza dei prodotti vetrari secondo la UNI 7697, norma resa cogente dal Codice del Consumo?
La terza riflessione riguarda invece in generale i controlli sui prodotti da costruzione. Finalmente il 15 ottobre 2015 il Governo italiano ha notificato alla UE, come richiesto dal Regolamento Prodotti da costruzione n. 305/2011, che gli enti che esercitano la vigilanza sul mercato sono il Ministero dello Sviluppo economico, Il Ministero degli Interni (come le porte resistenti al fuoco…) e l’Agenzia delle Dogane (vedi immagine in basso). Ora che il quadro degli enti di controllo è chiaro, sarebbe ora che qualche controllo ci fosse su prodotti extra UE, intra UE e naturalmente nazionali. Anche su base campionaria. Le sorprese non mancheranno. Ne siamo certi.
(eb)
Qui sotto la nota di IMQ sui controlli concertati con l’Agenzia delle Dogane
Tutela del mercato: i risultati 2015 dell'attività condotta da IMQ e Agenzia delle: Dogane e dei Monopoli L’80% dei prodotti elettrici sospettati dalle Dogane di non essere a norma ed esaminati da IMQ nel 2015, è risultato non conforme
Lampade e faretti, lampadine a LED e fluorescenti compatte, tubi luminosi e catene luminose natalizie, alimentatori per pc, caricabatterie per scooter elettrici, borse acqua calda.
Sono questi i prodotti in cima alla lista dei dispositivi elettrici che si sono rivelati più spesso non conformi, e dunque potenzialmente pericolosi, a seguito dell’attività di controllo congiunta tra l’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli e IMQ, leader italiano nel settore delle certificazioni, condotta nel 2015. Un altro anno in cui i due operatori della sicurezza hanno lavorato fianco a fianco per preservare i consumatori italiani dall’acquisto e dall’utilizzo di prodotti realizzati senza rispetto delle normative sulla sicurezza.
Nel 2015 i laboratori di IMQ, su richiesta dell’Agenzia delle Dogane, hanno eseguito 140 interventi di ispezioni e prove di verifica su un campione rappresentativo di oltre 700.000 apparecchi elettrici, selezionati sulla base di una sofisticata analisi dei rischi, da numerosi Uffici dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli.
Di questi, l’80% è risultato non conforme ai requisiti di sicurezza e qualità? previsti dalle attuali direttive europee, presentando criticità di diversa gravità: assenza della marcatura CE o sua riproduzione grafica non conforme; documentazione tecnica non conforme alle direttive; scarsa qualità? dei materiali; pericolosità generale del prodotto con necessità di divieto immediato di commercializzazione.
I controlli effettuati hanno messo in evidenza l’importanza della collaborazione, che dura ormai da anni, tra IMQ e Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, nell’obiettivo di fronteggiare le distorsioni del mercato e di salvaguardare, valorizzandole, le imprese che invece operano correttamente, nonché di vigilare sulla sicurezza dei consumatori.
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