Prime indicazioni da parte del Consorzio a seguito della revisione della UNI 7697 “Criteri di sicurezza nelle applicazioni vetrarie”
Sulla revisione della norma UNI 7697 “Criteri di sicurezza nelle applicazioni vetrarie” da poco pubblicata da UNI, vedi news, il Consorzio LegnoLegno ha emanato a fine settimana scorsa una nota in cui si ricapitola le principali ripercussioni su produttori e rivenditori di serramenti e i prodotto da loro trattati.
La norma investe, come noto, una ampia serie di applicazioni del vetro in edilizia: finestre, portefinestre, porte esterne, porte interne, partizioni interne, pareti divisorie, vetrine, sottofinestre, facciate continue, coperture, verande, parapetti, balaustre, pensiline, tettoie, lucernari, cabine, ripari vetrati, spazi pubblicitari, barriere, arredi e accessori per interni, schermi solari, rivestimenti murali, pavimenti e gradini calpestabili, ascensori, serre agricole, vetri per involucri di piscine e acquari, partizioni di stadi, barriere acustiche stradali.
Al pari di Confartigianato Legno e Unicmi-Uncsaal, in rappresentanza del mondo del serramento, LegnoLegno aveva manifestato a suo tempo, “nelle sedi opportune”, ovvero in sede UNI, delle osservazioni in merito ai contenuti della nuova versione della norma.
Dopo aver richiamato l’obbligatorietà della norma sulla base dei dettati del Codice del Consumo (vedi anche l’articolato intervento di Unicmi-Uncsaal in merito), il Consorzio sottolinea le quattro principali novità della UNI 7697:2014, ovvero:
1-necessità di installare lastre interne di sicurezza (temprate o stratificate) anche in finestre residenziali, dove il vetro sia posto ad altezza maggiore di un metro dal piano di calpestio;
2-necessità di installare lastre interne ed esterne di sicurezza (temprate o stratificate) anche in finestre residenziali, dove il vetro sia posto ad altezza minore di un metro dal piano di calpestio;
3-necessità di installare lastre interne ed esterne di sicurezza (temprate o stratificate) in porte finestre residenziali, anche dove il vetro sia posto ad altezza maggiore di un metro dal piano di calpestio (e quindi ad ogni altezza);
4-necessità di installare lastre esterne di sicurezza (stratificate o temprate HST) in tutti i casi dove sia presente il rischio di caduta di pezzi di vetro nel vuoto e sopra i 4 metri dal piano di terra dell’edificio.
Dopo aver evidenziato che le prescrizioni minime da rispettare per le vetrazioni da impiegarsi variano sensibilmente in funzione della destinazione d’uso di tali prodotti (residenziale, locali commerciali, di lavoro, ospedali e scuole, ecc.) il Consorzio annuncia di aver creato il software MyGlass per la corretta scelta del vetro in funzione degli obblighi normativi previsti e delle prestazioni richieste. Il programma permette di stampare la scheda riepilogativa con le caratteristiche minime che il vetro dovrà avere, inserendo la destinazione d’uso, il tipo di prodotto ed eventualmente prestazioni aggiuntive richieste.
Sulla revisione della norma UNI 7697 erano intervenuti nei giorni scorsi esponenti del mondo del serramento (Broglio, Dolcetti) denunciando una serie di criticità e soprattutto l’aumento dei costi dei serramenti valutato tra l’8% e il 12% causato dalle nuove imposizioni, giudicate a volte poco comprensibili e non giustificate.
(eb)
Nella foto: frammenti di vetro temprato esploso in quota e precipitati a terra
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