Primi passi per rasserenare il mercato. Presto riunione in sede UNI per affrontare i problemi sollevati dalla pubblicazione della UNI 7697:2014
A breve, ai primi di luglio, si terrà in sede UNI una riunione per affrontare i problemi aperti dalla revisione della norma UNI 7697 pubblicata a fine maggio da UNI (vedi news). Lo comunica con una nota (qui in allegato) Anfit, l’associazione dei serramenti per la tutela del Made in Italy, a seguito di rassicurazioni ricevute in merito dal Presidente del GL Vetro Piano di UNI Mario Boschi.
Due i punti dibattuti in modo particolare:
1) le revisioni dei contratti in essere alla luce della pubblicazione di una norma cogente (vedi news);
2) le applicazioni vetrate al di sopra dei quattro metri dal piano di calpestìo che ieri erano state oggetto di una robusta lettera di Anfit all’UNI (vedi news).
Quanto alle eventuali revisioni contrattuali la nota di Anfit anticipa che: “si sta lavorando per evitare che i contratti in essere siano interessati dalla revisione e quindi si preveda un tempo transitorio. Se ne darà conferma ufficiale da parte di UNI non appena stabiliti i termini”.
Per le applicazioni al di sopra dei 4 metri Mario Boschi chiarisce che:
-non esiste alcun obbligo normativo di montare lastre di sicurezza all’esterno nei normali serramenti verticali montati al di sopra di 1 m;
-nel caso di vetrate inclinate, o che si inclinano quando aperte, qualora sporgano verso l’esterno, e si trovino ad altezza di 4 o più metri dal piano di calpestio, la lastra che viene a trovarsi al di sotto a vetrata inclinata ha il compito di impedire che i frammenti del vetro che dovesse rompersi cadano sulle persone sottostanti e quindi deve essere stratificato di sicurezza;
-nel caso in cui si decida di montare lastre temprate in posizione esterna ad altezze uguali o maggiori di 4 m (che però la norma non obbliga a fare) e che in caso di rottura “..possa proiettare all’esterno frammenti capaci di generare pericolo per la loro massa, l’altezza di caduta o l’ubicazione…” si deve utilizzare del temprato HST“.
L’associazione dei serramentisti apprezza il chiarimento che giunge dal Presidente del Gruppo di lavoro Vetro piano che ha redatto la norma mettendo in luce che sarebbe stato un grave danno per l ‘intero settore del serramento se fosse stato reso “obbligatorio l’uso del vetro stratificato di sicurezza anche per la lastra esterna in circa il 90% dei serramenti che attualmente compongono il mercato nazionale”.
Anfit ribadisce anche che è sua ferma intenzione ottenere da UNI un documento esplicativo sugli argomenti in questione al fine di ottenere una gradualità nell’applicazione della norma per consentire alle vetrerie di smaltire le scorte di magazzino e ai serramentisti di evadere gli ordini e i preventivi in essere prima dell’entrata in vigore della norma.
Nel frattempo da ambienti vicini a Confartigianato e CNA si apprende che sono in corso contatti ad alto livello per intraprendere azioni comuni in sede UNI per la difesa degli interessi dei produttori di serramenti.
(eb)
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