In un documento di un paio di pagine l’associazione dell’involucro riassume i punti principali a nuova norma europea e le similarità e le differenze con la UNI 11463
UNI EN 16612 e UNI EN 16163 sono due nuove norme europee introdotte per agevolare il dimensionamento statico del vetro in edilizia di cui abbiamo annunciato poco prima di Natale la pubblicazione da parte di UNI (vedi news). Puntuale e ben articolato arriva il commento dell’Ufficio tecnico di Unicmi soprattutto incentrato sulla UNI EN 16612: 2019 ” Vetro per edilizia – Determinazione della resistenza delle lastre di vetro ai carichi laterali tramite metodi di calcolo”.
In sostanza la nota mette in luce le similarità e le differenze con la norma italiana UNI 11463 che era stata introdotta qualche anno fa proprio “per colmare il vuoto normativo nel panorama europeo di norme tecniche per la determinazione della capacità portante di lastre in vetro, derivante dal continuo procrastinare la pubblicazione ufficiale della prEN 16612”.
Di che cosa tratta la UNI EN 16612
La UNI EN 16612:2019 è di riferimento per il calcolo della resistenza meccanica a flessione e delle sollecitazioni indotte dai carichi agenti in lastre vetrate aventi funzione di tamponamento, ovvero non aventi funzione “strutturale”, con vincolo lineare continuo (sono escluse le vetrazioni a fissaggio puntuale che invece sono coperte dalla UNI 11463). Restano quindi esclusi dal suo campo di applicazione ad esempio pilastri e travi vetrati, pinne in vetro con funzione portante, piani di calpestio. Vengono inclusi i tamponamenti vetrati di facciate continue, serramenti e parapetti.
La norma si applica a lastre soggette a carichi ortogonali rispetto al piano del vetro quali ad esempio il vento, neve, peso proprio, carico antropico e pressione isocora (carico climatico) di vetrate isolanti.
Ora la EN 16612 esiste ed occorre tenerne conto. Quanto alla norma italiana, è la previsione dell’associazione, essa a breve “entrerà in revisione per uniformarla alla norma europea o, in alternativa, verrà ritirata”.
Consiglio di Unicmi è tuttavia di attenersi alla UNI 11463 per i coefficienti parziali di carico da applicare alle azioni di progetto variabili e alle azioni permanenti in quanto coefficienti conformi alle Norme Tecniche delle Costruzioni NTC 2018.
Similarità e differenze tra UNI EN 16612 e UNI 1463
Altra differenza tra la UNI 11463 e UNI EN 16612, riguarda il limite di deformazione di lastre vetrate quando fissate su 2 o 3 lati. Anche qui l’associazione “ritiene più cautelativo attenersi ai limiti deformativi della norma italiana UNI 11463, in quanto più specifici, fintantoché essa non verrà aggiornata o sostituita”. Nel caso di vetrazione con vincolo continuo su un solo lato (per esempio parapetti vetrati fissati con pinza alla base), la UNI EN 16612 non specifica il valore limite di deformazione. Rimangono quindi validi i riferimenti tecnici della UNI 11463 e UNI 11678 che lo pongono entrambe pari a 100 mm.
Altra differenza è rappresentata dai nuovi fattori di combinazione per la pressione isocora (carico climatico) dei vetrocamera.
Come comportarsi allora?
L’impostazione di Unicmi è improntata alla cautela. In generale il riferimento per il progettista delle strutture vetrate deve essere la “EN 16612:2019, salvo restrizioni più cautelative contenute nella UNI 11463, come ad esempio il limite di deformazione del vetro wd e i coefficienti parziali delle azioni ɣQ e ɣG…In ogni caso, si raccomanda di concordare tra le parti il riferimento normativo da adottare”.
a cura di Ennio Braicovich
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