Parecchi sono gli indicatori che fanno presagire addirittura un boom della casa tuttavia le nuove costruzioni rimangono al di sotto del livello atteso
L’aumento del valore del Dollaro rende meno cari i prodotti d’importazione e dovrebbe servire a fare aumentare i consumi che negli USA costituiscono il 70% circa del PIL. Quanto al Dollaro c’è chi prevede che si rafforzerà ancora fino a 96 centesimi per Euro. L’economia statunitense non sta male ma non scoppia neppure di salute. Da più parti si sostiene che siamo alla vigilia del nuovo Boom del settore casa, ma a quanto pare, nonostante le pressioni demografiche, le nuove costruzioni sono ancora sotto il milione di unità all’anno invece del livello “normale” di 1,4 milioni. Questo è un segno che nonostante i miglioramenti economici e i bassi tassi d’interesse dei mutui immobiliari, le famiglie americane non hanno ancora abbastanza fondi disponibili per comprare casa. Così inizia la sua newsletter mensile l’analista di mercato Donato Grosser (www.grosserconsulting.com) che analizza in modo particolare le tendenze del mercato immobiliare.
Gli indicatori di una futura espansione del settore casa negli USA
Dopo anni di sofferenze, si spera finalmente che il settore della casa negli Stati Uniti si riprenda e alla grande. Secondo alcuni analisti vi sono buoni motivi per un nuovo “boom” del settore. Dopo la grande recessione vi è oggi un elevato numero di giovani tra i 20 e i 25 anni, i quali creano una situazione demografica che dovrebbe generare una solida domanda di abitazioni.
A causa della recessione è aumentato il numero di giovani che sono rimasti o sono tornati ad
abitare con i genitori. Quasi un terzo dei giovani tra i 18 e i 34 anni ora abita con i genitori. La
percentuale è passata dal 27% nel 2004 al 31% nel 2013 e ora, con il miglioramento dell’economia, si prevede che questa percentuale scenderà man mano ai livelli esistenti tra il 1990 e il 2004.
Inoltre, va notato che la formazione di nuove famiglie ha fatto registrare un sostanziale aumento negli ultimi mesi e questo dovrebbe condurre a un aumento della domanda di abitazioni.
Le vendite di case esistenti balzano al livello più alto da 18 mesi
I dati di marzo relativi alle vendite di case esistenti (existing home sales) pubblicati dalla National Association of Realtors (NAR) mostrano un aumento del 6,1% rispetto al mese precedente a un tasso annuale stagionalizzato di 5,19 milioni di unità, il livello più alto dal settembre 2013 e l’incremento mensile maggiore dal dicembre 2010. Inoltre, le vendite sono su del 10,4% rispetto a un anno fa, l’incremento annuale più alto dall’agosto 2013. Il prezzo mediano di vendita a marzo è stato di 212.100 dollari, in aumento del 7,8% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Secondo Lawrence Yun, capo economista della NAR, “la combinazione dei bassi tassi d’interesse e della continua stabilità sul mercato del lavoro sta risollevando la fiducia degli acquirenti e potràfinalmente liberare la domanda latente accumulatasi negli ultimi anni”.
Lieve aumento anche per gli housing starts
Secondo dati del U.S. Census Bureau, le nuove abitazioni messe in opera sono aumentate a marzo del 2% rispetto al mese precedente a un tasso annuale stagionalizzato di 926.000 unità (-2,5% rispetto allo stesso periodo del 2014). Alla crescita delle costruzioni di case monofamiliari, salite del 4,4% rispetto a febbraio a un tasso di 618.000 unità, ha fatto da contrappeso il declino delle multifamiliari, scese del 7,1% a un tasso di 287.000 unità. Esaminando i dati per regione, si nota che hanno registrato un aumento il Nord-Est (+114,9% a un tasso annuale stagionalizzato di 101.000 unità) e il Midwest (+31,3%, 126.000 unità), mentre hanno mostrato un calo il Sud (-3,5%, 498.000 unità) e l’Ovest (-19,3%, 201.000 unità).
Il mercato dei rifacimenti nel 2015
Secondo il Leading Indicator of Remodeling Activity (LIRA) utilizzato dal Joint Center for Housing
Studies (JCHS) dell’Università di Harvard, l’aumento della spesa per rifacimenti residenziali
rallenterà durante i primi mesi del 2015, ma recupererà terreno nell’ultimo trimestre dell’anno.
L’indice LIRA prevede che il tasso di crescita del settore per tutto il 2015 sarà del 2,9% rispetto
all’anno precedente, con una spesa totale per rifacimenti di 147,4 miliardi di dollari.
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