Economia

USA. Continua la ripresa del settore delle costruzioni ma non dappertutto

Tuttavia strada rimane per riportare l’economia edilizia ai valori dei picchi massimi del 2006

Continua la ripresa del settore delle costruzioni. Lo evidenzia nella sua newsletter mensile l’analista del mercato Usa Donato Grosser. Dieci anni dopo la recessione che aveva colpito in modo particolare il settore delle costruzioni, l’industria si è ripresa in modo sostanziale tanto che in 43 dei 50 stati degli USA, il settore contribuisce all’economia statale più di quanto faceva nel 2010, generando una forte domanda per lavoratori specializzati. Nel mese di luglio vi erano 6,7 milioni di lavoratori nel settore delle costruzioni.

Nel mese di gennaio 2011 era stata raggiunta la punta più bassa con 5,4 milioni di lavoratori. Nel 2006 alla punta massima del boom del settore il settore aveva fatto registrare 7,7 milioni di dipendenti. I soli stati che non hanno fatto registrare una crescita nel settore dal 2010 a questa parte sono (in  arancione): Alabama, Alaska, Arizona, Maine, Mississippi, New Mexico e Wyoming.

Gli indici dei prezzi delle case: il “boom” e lo sgonfiamento

La Federal Reserve Bank di Dallas ha pubblicato una serie di grafici sui prezzi delle case negli Stati Uniti. Il grafico che segue mostra l’andamendo degli indici dei prezzi dal 1992 al 2016. Dal grafico risulta evidente l’eccessivo aumento dei prezzi dal 2003 al 2006 (il “boom”) seguito dal rapido calo (“Bust”) e dalla ripresa (“Rebound”) nel 2012.

Parallelamente o subito dopo il crollo dei prezzi delle case, era avvenuto il crollo delle nuove costruzioni residenziali evidenziato dal secondo grafico.

Per informazioni contattare: Donato Grosser, [email protected]