Assvepa, l’associazione italiana delle vetrate panoramiche, dopo aver analizzato il documento che fa parte delle specifiche tecniche europee, dichiara che alcuni sistemi italiani offrono prestazioni e caratteristiche superiori
Sulle VePa, le vetrate panoramiche, si è scatenato negli ultimi tempi un grande interesse. Questa attenzione si è accentuata con la pubblicazione, due mesi fa, dell’articolo 33-quater della legge 142 del 21 settembre 2022, di conversione del D.L. 115/2022, che le ha rese interventi di edilizia libera. Su queste pagine sono apparsi numerosi articoli in merito.
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Qui ospitiamo volentieri l’intervento dell’arch. Vito A. Chirenti, presidente di Assvepa, l’associazione di settore, che evidenzia come vi sia un’originalità tutta Made in Italy che, in termini di prestazioni e caratteristiche, va ben oltre le indicazioni europee.
Leggiamo con grande interesse le conclusioni dell’egregio lavoro di ricerca di GuidaFinestra sulla certificazione europea dei “Balcony (and Terrace) Glazing System without Vertical Frames”. Cioè i “sistemi di vetrazioni per balconi, e terrazzi senza telai verticali”. Che “dal 2016 un documento ufficiale europeo di Eota, denominato EAD e siglato con il numero di serie 020002-00-0404, traccia le caratteristiche essenziali dei sistemi di vetrazioni per balconi, e terrazzi senza telai verticali. Ovvero le nostre vetrate panoramiche, diventate interventi di edilizia libera con la legge n. 142/2022”.
La ricerca svolta con professionalità e competenza da Ennio Braicovich, grazie a cui è stato individuato questo documento, è per noi di Assvepa di grande importanza e determinante. Per queste accurate indagini (e conclusioni), recentemente pubblicate, siamo molto grati a GuidaFinestra poiché, appunto, non ne eravamo a conoscenza.
Prodotti certificabili con EAD
L’inserimento nella Gazzetta europea e la classificazione delle VePa tra i manufatti censiti e certificabili con un EAD non può che farci piacere poiché ne conferma la loro “esistenza” a livello europeo, e le valorizza attraverso l’attribuzione di uno “statuto” ufficiale. Noi di Assvepa abbiamo letto, abbiamo condiviso e fatto leggere ad alcuni produttori italiani di VePa, le caratteristiche riportate nell’EAD di Eota. Abbiamo, infine, analizzato le varie funzioni e i componenti riportati nella scheda e nel disegno tecnico del sistema contenute nel documento europeo.
E abbiamo scoperto delle cose interessanti che desideriamo condividere in anteprima con GuidaFinestra. Anticipazioni per le quali alcuni produttori italiani vanno piuttosto fieri. Infatti, rispetto al “sistema europeo” di qualche anno fa (i cui estremi sono stati pubblicati appunto nella Gazzetta Ufficiale dell’Unione n. 248 dell’8 luglio 2016), alcuni sistemi italiani si sono evoluti. Sono diventati, a nostro avviso, più sicuri, affidabili e performanti.
VePa Made in Italy
Vediamone alcune caratteristiche delle vetrate panoramiche più avanzate nate nella penisola.
Blocco di sicurezza
1. Oggi molte VePa sono provviste di un doppio blocco/sblocco per l’apertura delle ante (6. String lock). Ciò offre maggiori garanzie sull’apertura delle ante (che diventa difficile, se non impossibile per un bambino). Doppio blocco di sicurezza che permette ai genitori di lasciare giocare i bambini sul balcone in assoluta sicurezza e tranquillità.
Vetro temperato da 12
2. Per i balconi ai piani alti e per ante in vetro che superano i due metri e settanta di altezza, alcuni produttori italiani utilizzano anche il vetro temperato da dodici millimetri. E, oltre a fissarlo con speciali sigillanti nei profili in alluminio porta-vetri, inferiori e superiori, queste ante vengono ancorate “meccanicamente” mediante forometrie e appositi bussolotti passanti. Quindi, un doppio fissaggio assolutamente sicuro e garantito nel tempo.
Carrelli di scorrimento
3. I carrelli di scorrimento sono diventati più resistenti e funzionali grazie ad un sistema brevettato chiamato STS (Soft Touch System) che ripartisce il 75% del peso dei vetri nel binario superiore e il 25% in quello inferiore. Permettendo al sistema di scorrere sempre molto fluidamente e soprattutto di non bloccarsi in caso di leggera flessione dell’elemento di ancoraggio superiore. Questo nel caso in cui la vetrata panoramica fosse installata sotto un portico in legno o una pergola bioclimatica frangisole in alluminio, le cui travi di appoggio non prevedevano la portanza di pesi eccessivi.
Materiali tecnologici
4. Inoltre, oggi questi carrelli di scorrimento sono molto più resistenti e rispondono meglio ad un uso prolungato nel tempo. I carrelli di apertura e di scorrimento, ad esempio, sono realizzati con materiali tecnologici quali, ad esempio, il delrin (un polimero che non si degrada e molto più resistente del pvc all’usura); mentre i doppi e tripli bulbi hanno cuscinetti a sfera con un rivestimento interno in acciaio sinterizzato autolubrificante. Vengono testati direttamente nelle aziende, tramite speciali apparecchiature, con decine di migliaia di cicli di resistenza meccanica all’uso.
Conclusioni
Per questi motivi Assvepa può affermare che, oggi, alcune VePa prodotte in Italia, testate da istituti certificati e sottoposte nelle aziende a sollecitazioni estreme e prove empiriche di resistenza, sono più performanti rispetto e ai parametri stabiliti in sede europea e alle caratteristiche descritte ed elencate nei documenti ufficiali AED di Eota. Grazie a questo impegno di ricerca e sviluppo si sono venuti configurando alcuni sistemi italiani per vetrate panoramiche che eccellono a livello europeo per prestazioni e caratteristiche. Essi fanno parte della grande qualità e della garanzia che il Made in Italy può vantare ed offrire in ogni campo. Non solo in quelli della moda e del design.
Vito A. Chirenti, presidente Assvepa
a cura di Ennio Braicovich
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