Quali vetri adottare? L’associazione dei serramentisti richiede un’interpretazione autentica della norma sulla sicurezza vetraria
La norma UNI 7697: 2014, appena pubblicata da UNI (vedi news) continua a suscitare dibattiti e polemiche. Anche sui social network come Twitter e Facebook.
Due sostanzialmente le ragioni della tempesta: da un lato l’inseverimento di alcune prescrizioni, ritenute molto restrittive e poco ragionevoli da esponenti del serramento come Broglio di Confartigianato Legno (vedi news), e dall’altro l’aumento consistente dei prezzi dei vetri e quindi dei prezzi dei serramenti, come denunciato dal produttore Roberto Dolcetti (vedi news).
A ciò possiamo aggiungere altri elementi di disagio come la pubblicazione senza preavviso di una norma cogente, senza prevedere un periodo transitorio o quanto meno di coesistenza, come esiste nel caso delle norme europee EN, e la evidente mancanza di coordinamento, all’interno di UNI, tra il GL Vetro Piano che ha elaborato la norma e il GL Serramenti. Coordinamento assolutamente necessario visto che il 90% delle applicazioni dei vetri in edilizia riguarda serramenti, facciate e prodotti simili.
Ora è Anfit, l’associazione dei serramentisti nata per la tutela del prodotto made in Italy, a chiedere una importante precisazione a UNI in merito alla necessità, ventilata da LegnoLegno (vedi news) di adottare lastre esterne di sicurezza (stratificate o temprate HST) in tutti i casi dove sia presente il rischio di caduta di pezzi di vetro nel vuoto e sopra i 4 metri dal piano di terra dell’edificio. Ecco a seguire la lettera dell’associazione firmata Piero Mariotto, responsabile dell’ufficio tecnico. (eb)
Spettabile UNI,
ANFIT, l’Associazione Nazionale per la Tutela della Finestra Made in Italy, è associata UNI e siede ai tavoli di lavoro del Gruppo Serramenti.
Con la presente siamo a richiedere informazioni in relazione alla nostra interpretazione di una parte specifica della revisione della norma UNI 7697 sulla “sicurezza vetraria“, che Vi chiediamo di confermare o di spiegare come interpretare.
Nello specifico relativamente alle vetrate posizionate ad altezza maggiore di 4 metri dal piano di calpestio o dal suolo esterno verso il quale sporgono, esse devono essere sempre in vetro stratificato di sicurezza o, nel caso, in vetro temprato termicamente sottoposto a trattamento HST: questa indicazione per ANFIT è da intendersi applicabile alle sole facciate continue, strutturali, etc e non ai normali serramenti degli edifici residenziali e commerciali.
Considerando la grande portata delle implicazioni legate all’interpretazione di questo passaggio, che si sommerebbero all’introduzione della lastra di sicurezza interna per i serramenti posizionati sopra 1 metro dal piano di calpestio, Vi preghiamo di rispondere con cortese sollecitudine al quesito da noi posto.
Qualora l’interpretazione di UNI collimasse con la nostra ipotesi Vi chiediamo di esplicitare questo fondamentale passaggio con un documento esplicativo legato alla norma stessa.
Certi della Vostra comprensione e speranzosi in una rapida soluzione del quibus cogliamo l’occasione per porgerVi i nostri più cordiali saluti.
Per ANFIT
Piero Mariotto
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