E’ stato l’obiettivo del progetto Eensulate, finanziato con 6,6 milioni di euro dal programma europeo Horizon 2020 e durato cinque anni. Di mira sopratutto il grande mercato degli edifici rivestiti con facciate continue e oramai obsoleti.
Vetri più leggeri, più efficienti dal punto di vista energetico e in generale più prestazionali sono il sogno di tanti operatori dell’architettura, delle costruzioni, delle facciate continue, dei serramenti e dei vetri nonché …degli installatori di tutto il mondo. Al problema stanno lavorando in prima linea i grandi produttori di vetri e i laboratori di tante università e centri di ricerca.
Merita di essere citato per i possibili sviluppi sul tema il lavoro effettuato da un gruppo trasnazionale nell’ambito del progetto europeo Eensulate. Sottotitolo: High-End Material for Modern Buildings ovvero Materiali di punta per edifici moderni. Finanziato con 6,6 milioni di euro dal progetto comunitario Horizon 20202, il progetto ha chiuso da qualche mese la sua operatività dopo quasi 5 anni di lavori. Ad esso hanno partecipato 13 partner di Nord Irlanda, Regno Unito, Belgio, Olanda, Germania, Polonia, Italia: AGC, BGTech, Comune di Dzierzoniow(Polonia), Evonik, Fenix.tnt, Focchi Spa, RINA, Saes Group, Selena, UCL, Ulster University, Unstudio, Università Politecnica delle Marche. Coordinatrice del progetto è stata Paola Robello di Rina Consulting Spa.
Un progetto per il nuovo e il rinnovo
Il progetto nasce nel 2016, con l’obiettivo di sviluppare componenti innovativi, leggeri e altamente isolanti, di materiali abilitanti per il retrofit economico di vecchie facciate continue e per la costruzione di nuove facciate continue. Componenti che avrebbero dovuto portare a una forte riduzione dei costi di ristrutturazione, leggeri (-35% rispetto ai prodotti equivalenti), efficienti dal punto di vista energetico. Dietro l’idea la constatazione che negli ultimi decenni si sono costruiti migliaia di edifici utilizzando come rivestimento le facciate vetrate. Molti di essi hanno oramai dai trenta ai cinquant’anni o anche più, sono obsoleti e quindi necessitano di lavori di ristrutturazione. Considerando che si stima che le finestre e le superfici in vetro siano responsabili di oltre il 60% delle perdite di energia negli edifici, l’adeguamento delle facciate continue in vetro consente chiaramente un cambiamento significativo nel raggiungimento di un parco edilizio a emissioni zero.
Gli obiettivi raggiunti
A conclusione dei lavori, scrivono Paola Robello e la collega Daniela Recardo di RINA Consulting S.p.A.: Gli obiettivi di Eensulate sono stati raggiunti attraverso lo sviluppo di tre principali tecnologie abilitanti:
-Schiume ecologiche mono e bicomponenti altamente isolanti, da utilizzare per la parte opaca dei moduli di facciata continua e per la riduzione dei ponti termici in fase di posa;
-Un vetro sottovuoto a doppia lastra (VIG) leggero e sottile, da utilizzare per la parte vision delle facciate continue e per la sostituzione di finestre, prodotto mediante un processo innovativo a bassa temperatura basato sull’applicazione di un sistema durevole di sigillatura dei bordi con una tecnologia di getter distribuita (i getter sono materiali in grado di assorbire gas);
-Un rivestimento termoregolabile multifunzionale basato su nuove nanostrutture, in grado di controllare i guadagni solari in base alla temperatura e commutabile dal 20 al 70% di valore g.
Vetri più leggeri e più isolanti
Al centro del tutto il VIG-Vauum Insulating Glas, il vetro sottovuoto, costituito da un vetrocamera con un’intercapedine da 0,3 mm al cui interno è creato il vuoto. Il valore di trasmittanza termica atteso è di 0,3 W/m2K. In realtà il valore misurato su un campione sperimentale è stato di 0,44 W/m2K, comunque valore altamente apprezzabile.
Queste tecnologie possono essere combinate per offrire tre diversi prodotti commerciali: un modulo per facciate continue Eensulate Basic (costituito dal nuovo VIG per la parte vision e dalla schiuma bicomponente per la parte spandrel), un modulo per facciate continue Eensulate Premium che integra anche il vetro con rivestimento termocromico con funzionalità aggiuntive autopulenti e antiappannanti e una soluzione di finestratura per edifici storici, tra cui l’ Eensulate VIG.
I moduli di facciata Eensulate e le soluzioni di finestratura sono stati installati in tre edifici in scala reale come siti dimostrativi del progetto (una scuola e un museo nel comune polacco di Dzierżoniów e la biblioteca pubblica San Giovanni a Pesaro) e sono stati raccolti dati a conferma delle prestazioni attese.
Ora che il progetto è terminato, assicurano Robello e Recardo, i partner chiave coinvolti nello sviluppo delle tecnologie abilitanti e nel processo produttivo di VIG sono fortemente impegnati a completare lo scale-up e l’industrializzazione del processo produttivo, al fine di poter commercializzare i prodotti Eensulate entro 2 anni.
a cura di Ennio Braicovich
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