Giovane bracciante e studente marocchino, da tre anni in Italia, cade dalle scale e finisce contro la porta a vetri di casa. Le schegge di vetro gli recidono l'arteria femorale
Morire a 20 anni a causa di un vetro non di sicurezza. E’ quello che è successo sabato sera in un casale di campagna a Bagnoli di Sopra nella Bassa Padovana. Un giovane marocchino, bracciante e studente, Hassan el Miftah, questo il suo nome, scendendo dalle scale dell’abitazione è scivolato finendo con la porta a vetri dell’ingresso mandandone in frantumi la lastra. Le schegge di vetro gli hanno reciso l’arteria femorale. Pur soccorso dal padre allertato dalle urla del giovane, Hassan è spirato in meno di un minuto. A nulla è valso chiamare il 118 e l’intervento rapido di due autoambulanze del SUEM-Servizio di Urgenza ed Emergenza Medica di Padova.
I primi accertamenti dei carabinieri confermano che si è trattato di un “tragico incidente” causato dalle lance di un vetro non di sicurezza. Un vetro sicuramente non conforme alla UNI 7697 “Criteri di sicurezza nelle applicazioni vetrarie” che da più di 40 anni regolamenta la sicurezza dei vetri in edilizia e che ha un elevato valore sociale.
Nata in ambito volontario UNI, la UNI 7697 è resa cogente dal Decreto Legislativo 6 settembre 2005, n. 206 “Codice del consumo” (vedi la news). Un problema reale è costituito dai milioni di metri quadri di vetri non di sicurezza installati nell’edilizia residenziale e non, pubblica e privata, non conformi e lontani dai dettami della minima sicurezza, e che dovrebbero essere sostituiti.
a cura di Ennio Braicovich
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