La villa dell’ultimo Doge di Venezia, Ludovico Manin, torna a vivere, finalmente restaurata. A realizzare l’intervento è Tiziano Dal Canton. Per la Barchessa utilizzati serramenti Secco Sistemi con profili 4F1 in corten e Ebe 65 verniciati
Un’impresa realizzata da Tiziano Dal Canton che dopo dieci anni di lavori e un investimento che sfiora di dieci milioni di euro riporta a nuova vita Villa Manin, residenza estiva dell’ultimo Doge veneziano, nel piccolo centro di Falzè di Trevignano vicino a Treviso.
Lo scorso anno l’inaugurazione ufficiale, al cospetto di cinquecento invitati da mezzo mondo, per coronare un sogno accarezzato da tempo da Tiziano Dal Canton, personaggio noto al settore per essere stato prima proprietario della Rolling Center e poi titolare della GO.
“All’inizio volevo farci la sede direzionale dell’azienda, poi le cose sono andate diversamente – spiega Dal Canton -. Mi sono accorto della bellezza straordinaria del posto e piano piano è venuto fuori questo progetto”. Si tratta di venti residenze di pregio (da un minimo di 50 a un massimo di 250 metri quadrati), un esercizio commerciale che diventerà una cicchetteria, un centro benessere pronto a partire, uno spazio direzionale.
“Sono spazi che intendo mettere in locazione e non sul mercato. Diciamo una rendita – aggiunge l’imprenditore ai quotidiani locali -. Volevo fare soprattutto una cosa per il paese, per il territorio. E quando mi metto in testa una cosa raramente la lascio perdere. Certo, mi è costata tempo e sacrifici, ma sono soddisfatto” aggiunge Dal Canton.
Appartenuta a lungo al Patriarcato di Venezia, la villa ha origini quattrocentesche, costruzione seicentesca e rimaneggiamenti settecenteschi. A quest’ultimo periodo si riferiscono gli affreschi di Francesco Zanchi, probabilmente commissionati da Maria Basadonna, all’epoca proprietaria della villa e moglie di Alvise Manin. Il loro figlio, Ludovico, fu l’ultimo Doge veneziano e non è improprio pensare ai soggiorni estivi in terraferma del piccolo e futuro Doge.
Per la barchessa, caratterizzata da una splendida bifora che ne scandisce il fronte principale, e che ospita l’archivio, gli uffici e uno spazio wellness è stato fondamentale l’impiego di profili in corten 4F1 e EBE 65 verniciati di Secco Sistemi, in grado di garantire ottime performance anche nelle grandi dimensioni riproponendo immagine e finiture tipiche degli infissi storici.
I profili EBE 65 verniciati di Secco Sistemi si inseriscono al meglio nel progetto di Villa Manin, riuscendo a soddisfare pur con uno spessore dei profili contenuto, le prestazioni richieste dalla nuova destinazione funzionale. La loro versatilità permette di dare forma a geometrie diverse (in questo progetto alla bifora si affianca una grande vetrata rettangolare) e garantisce il massimo apporto di luce solare in qualsiasi impiego dimensionale. Le caratteristiche estetiche dei profili si armonizzano con le superfici grezze della partizione muraria completando un linguaggio omogeneo anche grazie ai sistemi di oscuramento pensati ad hoc per questo progetto.
EBE 65, con profondità dei profili di 65 mm nei quali alloggiare vetri isolanti fino a 48 mm, sormonto interno e complanarità esterna tra anta e telaio, è il sistema di serramenti flessibile, completo, con elevate prestazioni di isolamento e tenuta. Performance garantite dalla tecnologia della giunzione a taglio termico, in poliammide e poliuretano che permette a Secco sistemi di sviluppare profili strutturali forti con sezioni contenute.
Il rinnovo è stato curato dallo studio di ingegneria Semenzin e Sernagiotto e dallo studio Vettoretti.
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