Un panorama sui sistemi di etichettatura energetica delle finestre in Europa. Lo stato dell’arte sulle principali etichette nazionali. Parte prima
Negli ultimi anni il tema dell’etichettatura energetica dei serramenti ha assunto una rilevanza sempre maggiore in Europa, sia sotto il profilo della ricerca sia in relazione alle possibilità di sviluppo economico che tale strumento può offrire. Una delle motivazioni di tale interesse può essere rintracciata nell’emanazione della Direttiva 2009/125/CE “ErP Energy-related Products” facente parte del gruppo di direttive europee sull’EcoDesign.
Essa segue, a distanza di pochi anni, la Direttiva 2005/32/CE “EuP Energy-using Products” grazie alla quale le varie etichette “a semaforo” che oggi si possono trovare su prodotti o sistemi che consumano energia hanno preso piede nel mercato europeo. La direttiva del 2009 introduce tuttavia un nuovo concetto, allargando il campo dell’EcoDesing non solo ai prodotti consumatori di energia anche ai componenti che aiutano a conservarla, come le finestre.
La ricerca sul tema della classificazione energetica degli infissi ha tuttavia inizio ben prima delle direttive appena citate. Già nel triennio 2000-2003 un progetto europeo denominato EWERS (Establishment of European Window Energy Rating System) aveva avviato un tavolo di lavoro comune con l’intento di definire un primo sistema di rating dei serramenti in ambito europeo.
Da tale ricerca sono emerse alcune questioni metodologiche che sono tuttora alla base delle diverse etichette esistenti, tra cui la necessità di utilizzare equazioni semplificate di bilancio termico attraverso la finestra e l’importanza di individuare una modalità di rappresentazione semplice ma efficace – come può essere quella semaforica a sette classi colorate dal rosso al verde – per agevolare la diffusione di tale strumento. Ciò che invece il progetto non è stato in grado di individuare è una metodologia comune per la definizione dell’etichetta, andando così a originare diversi approcci di lavoro.
Se da un lato molti Stati europei hanno avviato ricerche indipendenti, definendo metodi di calcolo le cui equazioni sono spesso applicabili solo all’interno dei confini nazionali, dall’altro sono stati avviati studi per la definizione di un’etichetta unica a livello europeo, valida per ogni condizione geografica e climatica. Questa seconda strada vede nell’attuale proposta dell’Ift di Rosenheim, in Germania, la sua prima concreta realizzazione mediante applicazione delle equazioni definite della norma ISO 18292:2011 “Energy performance of fenestrations systems – calculation procedure”.
In questo articolo – che raccoglie alcune riflessioni derivanti dalla ricerca di dottorato sviluppata dall’autore negli ultimi tre anni – viene tracciato lo stato dell’arte sulle principali etichette nazionali oggi esistenti, rimandando ad un prossimo approfondimento il tema dell’etichetta unica europea.
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